Dormire poco danneggia la salute...e lo stipendio!
'Rubare' tempo ai sogni non fa bene alla salute e alla produttività. La sonnolenza diurna sul lavoro ha molte conseguenze negative, e alla lunga porta stress e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche e dell'umore.
Però le tradizionali regole economiche ci hanno sempre insegnato che ogni ora di sonno in più toglie minuti preziosi al lavoro e lo conferma il detto popolare: "chi dorme non piglia pesci". Come è possibile guadagnare di più, dormendo? La risposta sta nella produttività. "Se si lavora mentre si è ben riposati si è più attivi e felici".
Un buon sonno equivale a uno stipendio maggiore del 5%. Lo rivela una ricerca americana realizzata dall’ American Academy of Sleep Medicine, dai ricercatori Matthew Gibson e Jeffrey Shrader. I due scienziati hanno deciso di misurare il rapporto tra reddito e ore di sonno utilizzando i differenti fusi orari degli Stati Uniti.
Sotto esame una zona di “confine orario”: quella cioè dove 2 città, pur trovandosi a pochi chilometri di distanza, vedono tramontare il sole in orari differenti. Nei centri in cui il buio arriva un’ora dopo, si riducono i tempi di sonno e i salari: che risultano più bassi anche del 4,5% . Secondo i 2 studiosi, un’ora alla settimana di sonno in più si traduce in un incremento di stipendio dell’1,5% nel breve termine e del 5% nel lungo termine.
"Fare un riposino è un'ottima cosa - spiega lo psichiatra Hans Van Dongen - Chi non riesce a dormire almeno 8 ore per notte può fare una piccola siesta e a quel punto la produttività aumenta. Un'ora di pisolino può compensare un'ora in meno di sonno notturno".
Avere dipendenti lucidi e rilassati è un vantaggio anche per le aziende. Che, non a caso, iniziano a introdurre le “stanze del pisolino”
Nike, nel suo quartiere generale in Oregon, ha creato delle stanze silenziose nelle quali ci si può concedere una pennichella dopo pranzo. Mentre Google ha fatto installare delle poltrone speciali. Le “nap room”, le stanze del pisolino, sono presenti nelle sedi di Microsoft, anche in Italia.Lo stesso hanno fatto anche City Bank, Cisco, Pizza Hut e il quotidiano americano Newsweek.